Caracol, Angelo Carannante
“La natura ama le spirali logaritmiche: dai girasoli alle conchiglie, dai vortici agli uragani alle immense spirali galattiche, sembra che la natura abbia scelto quest’armoniosa figura come proprio ornamento favorito”, le parole di Mario Livio delineano alla perfezione il carattere del ristorante Caracol di Capo Miseno. Come una perla incastonata nella sua ostrica, Caracol si sviluppa sul promontorio bacolese, con uno scenario davvero unico, che si può beneficiare dalla piccola terrazza a picco sul mare, raggiungibile comodamente con l’auto di servizio dal parcheggio dell’hotel Cala Moresca.
All’interno la piccola sala, che ospita circa venti coperti, è arredata con tinte calde e in stile contemporaneo. Una cucina ben gestita quella del giovane chef Angelo Carannante, che, dopo i primi tempi di rodaggio, oggi svetta nel panorama dei Campi Flegrei regalando veri istanti di benessere e di gusto. La sensazione che restituiscono molti dei piatti del giovane è quella di mangiare in riva al mare, con la salsedine che accarezza la pelle, la lieve brezza che solletica il collo e il profumo delle alghe che apre i polmoni.
Il servizio accurato e attento, per nulla ingessato, è capace di guidare gli ospiti con competenza ed eleganza, rendendo l’esperienza unica e completa. Lodevole anche la carta dei vini, accurata e ampia, con lo sguardo rivolto al territorio campano e Italiano, ma con una puntuale selezione sulla Francia in primis, senza trascurare distintive scelte più internazionali.